Ispirato dall’uso del proprio corpo nelle performace video di Bruce Nauman, come “Black Balls”, Vito Acconci presenta un lavoro sperimentale che esamina in modo critico e creativo le rappresentazioni soggettive di corpi e parti del corpo nudi, sessualizzati, socialmente trasgressivi e decontestualizzati.
Il corpo umano dell’artista è usato letteralmente come una tela da pittura.
La durata temporale, l’assenza di musica se non la presenza di rumori ambientali, rappresentano scelte che affrontano questioni complesse di identità, genere e persino la stessa malleabilità del corpo. Il lavoro sul vostro corpo può essere ispirato visivamente dalla ricerca di Nauman sul rapporto tra corpo e spazio. Lo spazio è la vostra tela, il corpo è il pennello e la danza è la vostra forma d’espressione.